Il volto di un'altra

Lunedì, 03 Febbraio 2014

Bella (Laura Chiatti) conduce una famosa trasmissione televisiva sulla chirurgia plastica in cui bizzarri e surreali ospiti si sottopongono a interventi di chirurgia estetica eseguiti dal chirurgo suo marito René (Alessandro Preziosi), gestore di un’esclusiva clinica privata situata tra i boschi dell’Alto Adige ma pieno di debiti. Licenziata a causa del crollo degli ascolti, Bella fugge via dagli studi televisivi e ha un grave incidente automobilistico. Anziché scoraggiarsi, decide di sfruttare la situazione a proprio vantaggio e chiede al marito di trasformarle il volto in diretta televisiva per rilanciare la sua immagine. Con un ritorno mediatico ed economico senza precedenti, i due sottovalutano le conseguenze che l’operazione comporterà nella vita di tutti i giorni.

 

Scheda

Regia: Pappi Corsicato
Paese: Italia
Anno: 2012
Durata: 84'
Attori: Laura Chiatti, Alessandro Preziosi, Lino Guanciale, Iaia Forte, Angela Goodwin, Franco Giacobini, Fabrizio Contri, Giancarlo Cauteruccio, Arnaldo Ninchi, Paolo Graziosi, Elisa Di Eusanio

Trailer: http://www.mymovies.it/film/2011/ilvoltodiunaltra/trailer/

Critica

Il volto di un'altra: una commedia sul mondo contemporaneo. A quattro anni di distanza da “Il seme della discordia”, il regista napoletano Pappi Corsicato torna alla regia di un lungometraggio di finzione con Il volto di un'altra, riflessione sul mondo del XXI secolo che ha come sfondo l'ambiente della chirurgia estetica. Assistente volontario sul set di “Légami” di Pedro Almodovar, Corsicato così ha spiegato la sua opera in occasione della presentazione al Festival internazionale del film di Roma 2012: «Il film nasce da una giocosa riflessione sul contemporaneo. È una commedia che in tono ironico e divertito affronta temi che ormai fanno parte del nostro quotidiano, come l’uso della chirurgia plastica, i media, la spettacolarizzazione della cronaca ecc. Tutto questo attraverso il racconto delle vicende di una coppia di personaggi televisivi pronti a tutto pur di affermare la propria immagine e il proprio successo. Questo film è stato per me anche un’occasione per raccontare una storia con un linguaggio diverso, mescolando vari generi che vanno dalla commedia romantica americana al cinema di costume italiano. Per puro divertimento, ci sono anche inserti in bianco e nero per sottolineare che ci stiamo muovendo in un mondo di finzione. Così come per le scene e i costumi, mi sono ispirato al mondo della moda e al cinema Giapponese. Tra glamour e funny horror. Un altro aspetto importante del film è la colonna sonora. Ho cercato di costruire attraverso le musiche che ho scelto, un altro livello drammaturgico. Ho scelto molta musica classica, primo tra tutti uno dei miei compositori preferiti Aram Khachaturian, ma anche Rimsky-Korsakov, De Masi ecc. Anche i vari i riferimenti cinematografici che punteggiano il film (su tutti le commedie di Billy Wilder e i melò alla Douglas Sirk, ma rivisti in chiave acida e contemporanea) stanno proprio a sottolineare che i personaggi si muovono in un mondo di finzione di cui sono artefici e vittime al tempo stesso. L’essere e l’apparire non sono più in contrapposizione ma anzi, in un generale caos di insensatezza, si sovrappongono e conducono a risoluzioni inaspettate o imponderabili. Ho pensato ai personaggi di questa storia come ad un gruppo di attori che interpretano un ruolo in un feuilleton: la Star Televisiva, il Chirurgo, l'Operaio, la Suora, i Tirolesi ecc. Non come persone reali. Come se si muovessero in un teatrino in cui sono tutti in maschera. Anche i due bambini presenti nella storia sono sempre vestiti come se stessero ad una festa di carnevale: da cowboy, da extra terrestre, da fatina ecc....proprio a sottolineare che siamo in un mondo di finzione in cui ci si rappresenta attraverso una maschera.». (www.filmtv.it)

Il volto di un'altra” - Presentata a Roma la nuova commedia del regista partenopeo, Pappi Corsicato. Insieme al cineasta sono intervenuti, durante la conferenza stampa, gli attori Alessandro Preziosi, Iaia Forte, Laura Chiatti, Lino Guanciale, gli sceneggiatori Monica Rametta e Gianni Romoli e la produttrice Tilde Corsi.


Meglio essere o apparire?
Il film, secondo me, non parte tanto dal concetto di “essere o apparire, che è uno dei temi del film. Mi divertiva fare una variazione su dei temi come la chirurgia o i media. Voleva essere una metafora di quello che accade nel nostro presente. Oggi va bene tutto e il contrario di tutto. Prendo l'esempio del Papa. Ratzinger si è dimesso, sicuramente ha fatto un gesto molto importante ma anche lì c'è un'ambiguità, il suo gesto ha una doppia lettura. C'è un lato positivo e uno negativo, c'è un giusto e uno sbagliato. Il film, in realtà, vuole anche raccontare questo senso di totale sbandamento. Anche il fatto che possa cadere un asteroide sulla Terra, come è ipotizzato nella pellicola, poteva andare bene. Sono io il primo a subire queste cose. C'è sempre un lato comico e uno tragico. Il film è una summa dei miei pensieri scombinati.


Questo è un film molto cinematografico dal punto di vista di clima e citazioni. Dalla commedia romantica fino al cinema americano degli anni '40. Quali sono le citazioni cinematografiche che l'hanno sedotto?
Mi sono posto in maniera molto libera rispetto al film, nel quale mi sono divertito a mettere tutto quello che mi piace. L'arte, la musica, il cinema, l'estetica, la moda. Tra i tanti riferimenti e i generi cinematografici, su tutti le commedie di Billy Wilder e i melò alla Douglas Sirk, ma rivisti in chiave acida e contemporanea.


Come ti sei posta nei confronti del tuo personaggio?
Laura Chiatti: Ho amato molto questo personaggio, leggendo il copione, mi sono resa conto di quanto fosse completo. Un personaggio che poteva esprimere molti aspetti e molte caratteristiche. Quando ho letto la sceneggiatura, quello che mi ha colpito di più e che si evince anche durante la proiezione, è che ogni scena racconta un genere diverso. È un film che mi ha arricchito moltissimo perchè Pappi mi ha molto bacchettata. Io sono molto pigra e quindi anche nella recitazione tendo sempre ad amare di più i personaggi realistici, invece lui mi ha fatto entrare in questo personaggio veramente molto ricco. Questa donna è molto lontana da me. Molto sicura di sé, ambiziosa, a tratti cattiva, sembra possa redimersi nel corso del film invece non lo fa. Vuole essere sempre perfetta, vuole raggiungere i suoi obiettivi e per farlo è disposta a tutto. Lavorare con Alessandro, Lino e Iaia per me è stato bellissimo. Si impara tanto stando di fianco ad attori così, che hanno alle spalle moltissime esperienze teatrali.


Il film mette anche in atto degli equilibri di coppia, nel tuo caso la competizione.
Alessandro Preziosi: Mi piace raccontare, rispetto a questa domanda, la scena del balletto tra il mio personaggio e quello di Laura, che lascia poi ilposto a una scena di tenerezza tra i due. È un'occasione per ritrovarsi, ritrovare l'amore l'uno per l'altra, anche grazie all'inganno di cui sono coscienti e che stanno per mettere in atto. Ma, purtroppo, sono così accecati dal voler superare professionalmente le qualità l'uno dell'altra che perdono quest'occasione.
Musa e attrice di Pappi. Il personaggio della suora segue il filone del melò anni '50? Come hai costruito il personaggio?
Iaia Forte: Al di là dell'amicizia ammiro molto Pappi. In un Paese così conformista, Corsicato, mette nei suoi film una costante anarchia senza essere inglobato da un pensiero allineato a quello che lo circonda. Ho una vera ammirazione scevra dall'amicizia. Sicuramente, è vero, c'è nel mio personaggio la citazione al melò italiano, dato che il cinema di Pappi cita molto quello del passato. C'è in lei anche una negazione di un'evidenza. Invece di essere simbolo dei valori che la dovrebbero caratterizzare, ne porta altri, contrari. C'è una forte ambiguità anche in lei.


Lino, tu sei una delle new entry cinematografiche più interessanti. Come ti sei trovato sul set?
Lino Guanciale: Devo dire di essere un fan di tutti i film di Pappi. Incontrarlo e lavorarci è stato bellissimo. Nel periodo di lavorazione ho imparato molto. Pappi sa parlare e tirare fuori il meglio dagli attori, armonizzando, diciamo, un corpo di atleti che arrivano da campi diversi. Inoltre la sua attenzione all'estetica va contro l'appiattimento che c'è in giro. Come questo film suggerisce tanti spunti su più livelli.
(articolo del 04/04/2013 di Manuela Santacatterina in www.sentieriselvaggi.it)

 

Premi e festival

Tre nomination ai Nastri d'Argento 2013: miglior attrice a Laura Chiatti / miglior soggetto / migliori costumi

Note

ospite il regista Pappi Corsicato e Giancarlo Cauteruccio

 

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