Il mio domani

Lunedì, 03 Marzo 2014

A Milano, Monica (Claudia Gerini) conduce una vita tranquilla nonostante un passato che ogni tanto torna a tormentarla. Abbandonata appena adolescente dalla madre e cresciuta da un padre molto religioso e afflitto dai sensi di colpa, ha ormai superato i quarant'anni, ha una relazione stabile con il suo capo, un uomo sposato, ed è una formatrice aziendale che applica la filosofia classica al mondo del lavoro, ritrovandosi spesso a indorare la pillola a manager e impiegati di aziende in ristrutturazione. La morte improvvisa del genitore, però, la porta a rimettere in discussione ogni aspetto professionale e personale, cercando di recuperare la propria identità grazie all'avvicinamento al figlio della sorellastra e alla presa di distanza da un ambiente che la usa solo come strumento per manipolare i dipendenti e giustificare scelte poco etiche.

 

Scheda

Regia: Marina Spada
Paese: Italia
Anno: 2011
Durata: 88 min
Attori: Claudia Gerini, Raffaele Pisu, Claudia Coli, Paolo Pierobon, Lino Guanciale, Enrico Bosco

Trailer: http://www.mymovies.it/film/2011/ilmiodomani/trailer/

Critica

 Monica (Claudia Gerini), docente di corsi di formazione per manager, vive sospesa fra l’ombra del padre e i ricordi d’infanzia che fatica a gestire, alla luce di un presente professionale e sentimentale estremamente difficile. Terzo lungometraggio di Marina Spada, Il mio domani è un film che tenta un ritratto non convenzionale di donna, affidandosi a un’interpretazione intensa della Gerini costruita essenzialmente su silenzi e non detti. Se da un lato emerge il ricordo della lezione di Michelangelo Antonioni, le camminate di Monica (nomen omen) fra anonime costruzioni di vetro e acciaio, sottolineate dalle musiche malinconiche di Bebo Ferra e Paolo Fresu, dall’altro il film inciampa nella descrizione di una provincia ancorata a un cattolicesimo ossessivo del quale il padre della protagonista, interpretato da Raffaele Pisu, sembra essere il simbolo. La regista, però, evita facili psicologizzazioni, si tiene aggrappata al corpo della sua attrice, e mette in piedi un paesaggio interiore di donna credibile. Se dunque non sempre la sceneggiatura serve le ambizioni del film, l’occhio di Marina Spada riesce il più delle volte a cavarsi d’impiccio delineando un ritratto sofferto di una crisi che è sia economica sia emozionale.
(di Giona A.Nazzaro in FilmTV n. 44/2011)

PREMI E FESTIVAL

Nomination come migliore attrice a Claudia Gerini ai Nastri d'argento 2012 e ai David di Donatello 2012 e nomination al Marc'Aurelio d'Oro per il miglior film a Marina Spada al Festival Internazionale del Film di Roma 2011

 

 

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